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Acustica

Timbrica

Il paradosso che si avverte è che pur essendoci una grande percentuale di metallo, la chitarra mantiene la morbidezza del timbro tipico di una classica.
Il suono che ne risulta è un ibrido, tra quello che è un suono hard delle chitarre con corde in metallo ed un suono più morbido tipico delle classiche.
Un chitarrista che usa spesso il fingerpicking e che cerca un tipo di sonorità più arrotondata, grazie a questa potrebbe essere soddisfatto dalla Oplon.
Entrando più nel dettaglio nella definizione del timbro, si nota che alcune armoniche sono molto più accentuate, come il MI, MI4, LA4, SI, SI4, e tutta la serie di note che condividono le stesse armoniche.
Il SIb invece, è più assorbito dal fondo perchè evidentemente si avvicina alla frequenza naturale dell’alluminio, il quale vibrando maggiormente per risonanza su questa nota, viene smorzato dal corpo del chitarrista aderente al fondo.
Questo particolare assimila la Oplon al timbro tipico delle resofoniche, ma grazie alla tavola in legno che esalta invece un timbro più caldo, lo strumento si distingue nettamente dalle chitarre della casa americana.
Si apprezza perciò una notevole amplificazione, distribuita su più armonici rispetto alle resofoniche: un ben riuscito potenziamento dell’acustica tradizionale.

 

Prestazioni

“Nel suonare la Oplon, la prima sensazione che si ha è quella di avvertire una risposta pronta e molto elastica alla sollecitazione.”

(cit. del maestro Francesco Biraghi fatta mentre sta provando la nostra chitarra).


In parole diverse la chitarra presenta un consistente attacco (potenza iniziale delle note), ma anche un prolungato sustain (prolungamento del suono della nota).
Questi due effetti sono generati dalla  sonora dovuta al materiale e alla bombatura di cui è costituito il fondo.
La riflessione è la capacità di un oggetto di far rimbalzare le onde sonore, un po’ come fanno gli specchi con i raggi luminosi. Per quanto riguarda il suono, spesso materiali con una maggiore densità riescono ad essere maggiormente riflettenti.
Per questo motivo è stato scelto l’alluminio per il fondo.
Un ulteriore contributo è dato dalla differenza di spessore tra la tavola armonica e le fasce con il fondo estremamente più sottili: questa crea una maggiore libertà della tavola armonica di vibrare ed un trasferimento proporzionalmente maggiore della vibrazione sugli altri elementi, si genera una struttura che nell’insieme riesce a  mantenere la vibrazione della tavola abbastanza a lungo da generare un prolungamento del suono.
In minor misura rispetto ai primi due, ma in maniera ancora apprezzabile, si può notare il riverbero, anch’esso derivante dalla proprietà riflettente dell’alluminio, già molto forte nelle resofoniche e spesso sfruttato e valorizzato con la tecnica dello slide.

 

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